IL CREPACCIO
presents
NEWTON
LA CATENA DI SAN MAURIZIO
1+1+1+… giovani curatori occupano Il Crepaccio
/ 1+1+1+… young curators occupy Il Crepaccio
a cura di/curated by
FRANCESCO TENAGLIA
opening
martedì 3 GIUGNO, dalle 19:00/Tuesday June 3, from 7:00 pm
2014
presents
NEWTON
LA CATENA DI SAN MAURIZIO
1+1+1+… giovani curatori occupano Il Crepaccio
/ 1+1+1+… young curators occupy Il Crepaccio
a cura di/curated by
FRANCESCO TENAGLIA
opening
martedì 3 GIUGNO, dalle 19:00/Tuesday June 3, from 7:00 pm
2014
Dopo l’ormai consueto letargo invernale, Il Crepaccio ha riaperto, lo scorso marzo, la stagione espositiva dando il via ad una catena di Sant’Antonio curatoriale. Uno dopo l’altro, alcuni curatori di stanza a Milano, si passeranno il testimone all’interno della vetrina su strada.
Una catena di Sant’Antonio insolita e produttiva che, in onore del “santo protettore” del Crepaccio, viene ribattezzata La catena di San Maurizio.
Dopo il progetto Shooting gallery di Filippo Bisagni curato da Barbara Meneghel e Aftershape a cura di Luca Castiglioni la catena continua martedì 3 giugno con Newton a cura di Francesco Tenaglia.
Newton è arrivato dallo spazio molto tempo fa. In un sogno ricorrente, abbraccia nuovamente la compagna e i figli che è stato costretto ad abbandonare in un mondo desertico per partire alla ricerca di un pianeta ospitale. Newton ci somiglia molto fisicamente ed è apparentemente riuscito a integrarsi con successo nella nostra società. Newton non ci apprezza, o meglio, non ci capisce veramente. Quando non è perso nella sua assillante fantasticheria familiare, passa il proprio tempo chiuso in una stanza a osservare tanti schermi televisivi sintonizzati su canali diversi. Quest’abitudine, nata come forma di studio sulla natura umana, è diventata una specie di bulimia. Le immagini e i suoni si moltiplicano, perdono il senso originario, si frammentano e si raggruppano per famiglie; si ripetono e formano storie nuove.
Newton si compone di un video di Dario Guccio, di un testo di Ivan Carozzi e di un sound-piece di Larry Gus.
Grazie a Samuele Anzellotti (graphics) e Marcello Tacconelli (montaggio).
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After its usual winter break, Il Crepaccio reopened, last March, its exhibition program starting some sort of a ‘curatorial chain letter’ (in Italian, Catena di Sant’Antonio). One after the other, some Milan-based curators will pass the baton to each other inside the street window.
An unusual and fertile chain letter, which – in honor of Il Crepaccio’s patron saint - has been renamed La Catena di San Maurizio.
After the project Shooting gallery by Filippo Bisagni curated by Barbara Meneghel and Aftershape curated by Luca Castiglioni the chain will go on on Tuesday, June 3 with Newton curated by Francesco Tenaglia.
Newton arrived from outer space a long while ago. In a recurring dream he hugs again the wife and the children he was forced to abandon in a deserted planet to search for a hospitable new world. Newton looks like us and he apparently succeeded in integrating into our society. Newton doesn’t like us, or to say it better he does not understands us completely. When he doesn’t wander in the obsessive reverie about his family, he spends his time closed in a room, observing several TV screens set on different channels. This routine – born as a form of study of human nature – has become a form of bulimia. The images and the sounds multiply, lose their original sense and are bound in new families, repeating themselves and forming new narratives.
Newton is composed by a video from Dario Guccio, a text from Ivan Carozzi and a sound-piece from Larry Gus.
Thanks Samuele Anzellotti (graphics) and Marcello Tacconelli (editing).
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