︎CAROLINE CORBETTA:  Every day is a Throwback Thursday!

Ogni giorno, su Instagram, milioni di persone mettono in scena un passato

che (probabilmente) non è mai stato. Le identità si ridisegnano immagine dopo immagine.

È quello che hai voluto dire con le tue cinque foto?


 SERENA VESTRUCCI: Come hai detto tu, appena hai visto i miei contributi, è un lavoro

diretto e complesso allo stesso tempo: un commento sull’”auto-fiction” che milioni di

persone fanno di sè sui social.

Il titolo del progetto è, appunto, #TBT, e, trattandosi di un’abbreviazione, a questo hastag

sono stati attribuiti man mano diversi significati, come il più generico “ritorno al passato”,

“Turn Back Time”, o “To Be True”, inteso come “a dire la verità”/”ad essere sinceri”.

Così questo lavoro nasce giocando proprio sull’onestà nel mostrarsi per come si è

davvero, cosa frequentemente bandita da un social come Instagram che tra il ritocco

digitare e l’applicazione di filtri altera qualsiasi realtà.

Tutti i giorni siamo di fronte al bisogno di chiunque di rendere pubblica la propria vita

privata. Come se ci si aspettasse che agli altri possa interessare. Non volendo essere da

meno, ho deciso di mostrare come anch’io sono bella - tanto da essere stata eletta Miss

Italia -, di aver conosciuto anch’io Andy Warhol e di aver anch’io lottato per cambiare il

mondo.

Come tutti, anch’io sono una bugia.



︎CC_Cosa rappresenta per te, come artista, Instagram? E cosa pensi che possa rappresentare

per gli artisti in generale?

 SV_La mia pagina Instagram è un bloc-notes in cui prendere appunti e fare mente locale.

Per gli artisti in generale è una vetrina aperta 24/7 molto efficace per diffondere il proprio

lavoro.

A me personalmente piace usarla e ragionare per immagini, del resto è il nostro pane.



︎CC_Lavorare  per IL CREPACCIO IG SHOW  ha ampliato la tua percezione

di Instagram e le possibiltià che questo nuovo ambito offre?

 SV_Sicuramente mi ha permesso di sviluppare una famiglia di lavori nati specificatamente per

commentare uno degli hashtag più diffusi  che in un altro

contesto non mi sarebbero mai venuti in mente.
©ilCrepaccio